STORIA DEL MUSEO
Breve storia del Museo La Salle Roma
Giovanni Battista de La Salle è stato un vero Padre per i Fratelli delle Scuole Cristiane, che gli hanno sempre dimostrato una devozione e un apprezzamento inestimabili. Quando morì, non esitarono a salvaguardare la sua memoria per le generazioni future dell'Istituto. Soprattutto, il secondo Superiore Generale, Fratel Timothée, nel suo lungo generalato di 31 anni (1720-1751), assicurò la pubblicazione di tre biografie fondamentali del Santo Fondatore e la pubblicazione delle sue opere fondamentali.
Alla fine del XVIII secolo, i Fratelli avevano reliquie, un'iconografia di base, scritti, oggetti personali e biografie di La Salle, così come i documenti di fondazione dell'Istituto. Nonostante le persecuzioni subite durante la Rivoluzione Francese, questi oggetti furono segretamente protetti da Fratel Viven (René Gaudenne), che divenne segretario della gendarmeria, prima di ritornare alla comunità nel 1802, dopo il ripristino dell'Istituto di Lione, per mano di Fratel Vicario Generale Frumence.
Nel corso del XIX secolo, l'Istituto conobbe una crescita esponenziale, dovuta alle crescenti esigenze delle scuole e degli insegnanti, non solo in Francia ma anche nei cinque continenti. Il centro dell'Istituto, come luogo di governo e di animazione educativa e pastorale - la Maison-mère - cominciò ad essere un centro di memoria, arricchendo i suoi archivi e le sue biblioteche. Per alimentare la venerazione di La Salle, i Fratelli hanno messo a disposizione dei fedeli la Sala del Fondatore. Così, quello che ora chiamiamo il Museo La Salle è nato timidamente. Alcuni documenti fotografici della Maison-mère in rue Oudinot a Parigi (dal 1847 al 1904) e soprattutto a Lembecq-lez-Hal in Belgio (1904-1936) danno particolare importanza alla Sala del Fondatore e al posto speciale occupato dalle reliquie nella Cappella principale.
La Casa Generalizia è stata spostata a Roma nel 1936. La Sala del Fondatore, accanto al Santuario di San Giovanni Battista de La Salle, ha iniziato così ad essere un luogo di riferimento per i visitatori lasaliani a Roma. Infatti, nel novembre 1981, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II, i Fratelli dell'allora Consiglio Generale rinnovarono la Sala del Fondatore. Successivamente, il Servizio Tecnologie e Comunicazioni lo ha fatto nel 2007. Negli ultimi due periodi di animazione dell'Istituto, laresponsabilità del Progetto Museo La Salle di Roma è passato alServizio di Ricerca e Risorse Lasalliane.
“Il nome di “fratelli” era il più adatto ed è quello che venne scelto. È un nome che ricorda loro l’altezza del compito, la dignità della loro condizione e la santità della loro professione. Questo nome comunica loro che l’amore che ha fatto nascere il loro Istituto deve essere l’anima della loro vita … deve fissare tutti i loro passi, animare tutte le loro parole e le loro azioni. Questo nome dice che, fratelli tra loro, devono testimoniarsi una amicizia reciproca tenera ma spirituale che li porti a considerarsi come fratelli maggiori di quanti ricevono i loro insegnamenti, dovendo esercitare questo ministero di carità con un cuore caritatevole”.
(Blain CL 7, pág. 240-241)